Esigenza diffusa: avere almeno due bagni.
Si ha una vita sempre più frenetica e, sempre più spesso, l’esigenza è di avere almeno il secondo bagno per potersi preparare tutti contemporaneamente la mattina!
I più fortunati hanno un bagno così ampio da poterne ricavare due più piccoli, ma non sempre questo rispecchia la realtà del contesto dove ci troviamo ad operare.
Realizzare il secondo bagno difficilmente è una cosa semplice poiché ci sono DIVERSI FATTORI DA VALUTARE e la situazione cambia a seconda che l’abitazione sia facente parte di un condominio oppure sia una villetta, o porzione di essa, indipendente.
In ogni caso entrano in gioco:
Abbiamo sufficiente spazio per realizzarlo?
per prima cosa è necessario capire se vi sono le superfici sufficienti per dividere in due il bagno esistente o per crearne uno in più poiché questo ruberebbe dei mq a un’altra stanza: esiste una legge che norma superfici minime, rapporti aero illuminanti (il secondo bagno può essere cieco, senza finestra, ma deve avere un ricambio meccanico dell’aria) ed altezze, quindi attenzione alla modifica della geometria delle stanze.
Dopo tutti i controlli del caso, eseguiti da un tecnico abilitato, sarà necessario consegnare una pratica edilizia al Comune competente.
Alla conclusione dei lavori in Comune, dovrà essere presentata anche la variazione catastale.
Arriva o si può far arrivare l’acqua nella posizione dove sorgerà il nuovo bagno?
È necessario verificare che la colonna di scarico/tubazione della fognatura esistente sia raggiungibile dai nuovi scarichi che saranno realizzati (lavabo, wc, bidet, vasca/doccia).
In caso non fosse raggiungibile sarà da realizzare una nuova colonna/tubazione ma anche questo non sempre è possibile e la fattibilità è da valutare caso per caso (Siamo in condominio? Casa indipendente? Dove è posizionata la fognatura nella proprietà?)
E se anche la colonna di scarico fosse raggiungibile da tutti i nuovi scarichi, la pendenza sarebbe sufficiente? Per scaricare la pendenza della tubazione dovrà essere ovviamente in discesa.
Inoltre, secondo la NORMATIVA vigente, quando si aggiunge un bagno, e quindi si aumenta il carico sulla fognatura, è necessario redigere una pratica a parte indirizzata all’ente che gestisce la fognatura. Sarà l’ente competente a concedere l’AMMISSIONE ALLO SCARICO IN PUBBLICA FOGNATURA.
Ci sono poi una serie di altre richieste che potrebbe fare il suddetto ente: per esempio la realizzazione del “Sifone Firenze”, se non già presente. Cos’è? Ve lo spiegheremo sul posto, se e quando vi servirà, ora non vogliamo tediarvi troppo!
RIASSUMENDO:
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